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Ortodonzia

Quando è indicata la terapia ortodontica e a chi è diretta?

Si interviene non solo per motivi estetici, ma anche funzionali, come per spostare denti inclinati prima di eseguire una protesi, stimolare la formazione di osso prima di applicare un impianto, per problemi dell’articolazione temporo-mandibolare, apnee notturne, russamento.

Spesso trattiamo adulti anche con problemi parodontali gravi, cioè con riassorbimento di osso e mobilità dei denti. Tuttavia a volte l’ortodonzia viene presentata come soluzione di problemi che non è in grado di risolvere o consigliata in casi in cui non sarebbe necessario.

In quali casi l’apparecchio potrebbe non essere necessario?

Esiste un tipo di chiusura tra denti superiori ed inferiori considerato “ideale” perché più frequente tra la popolazione. Se non si rientra in questo parametro viene diagnosticata una MALOCCLUSIONE ed è frequente che venga proposta una terapia ortodontica. E’ come dire che dovremmo essere tutti alti 177 centimetri (che è la statura media), altrimenti siamo affetti da “malaltezza“ e dovremmo essere trattati!

Questo non vuol dire che anche la motivazione estetica non sia, a volte, molto importante influenzando in maniera determinante l’autostima e le capacità relazionali, ma dobbiamo essere chiari con i nostri pazienti, perché se la motivazione è solo estetica, ed è una situazione frequente, la valutazione della reale necessità di trattamento deve essere affidata al paziente, altrimenti rischio di fare overtreatment, cioè di trattare pazienti che non ne hanno una reale necessità.

Oggi si sente spesso parlare di apparecchi cosiddetti “invisibili". Cosa sono?

Attualmente disponiamo di diversi tipi di apparecchiature ortodontiche di questo tipo.
E’ possibile applicare apparecchi linguali personalizzati sulla superficie interna del dente che quindi non sono visibili, o anche utilizzare mascherine trasparenti, tipo “Invisalign”. Quest’ultima tecnica, però, ha molti limiti, dovrebbe essere eseguita solo in casi selezionati per non rischiare di promettere al paziente risultati che in realtà non sono raggiungibili. Sono sempre più numerosi i pazienti che si rivolgono a noi dopo aver intrapreso un trattamento con mascherine “invisibili” che non ha dato i risultati sperati.

Come trattate pazienti con dolore all’articolazione temporo-mandibolare e con cefalee?

Il primo passo consiste nel distinguere i casi di nostra competenza da quelli che richiedono un intervento specifico da parte di colleghi neurologi specialisti per il trattamento delle cefalee. Spesso basta consigliare di modificare il comportamento per ottenere subito miglioramenti significativi ed a volte risolvere completamente il problema. Solo in alcuni casi interveniamo con l’applicazione di un bite. Raramente è necessario un trattamento ortodontico per risolvere questo tipo di problema.

Per le cure e i trattamenti dei nostri pazienti offriamo:

  •    Garanzia sul trattamento
  •    Piani di finanziamento
  •    Numero telefonico per emergenze

 

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